Concretamente, non esistono
libri che spieghino come si fabbricano o come si sparano i fuochi d'artificio,
tutto è racchiuso nelle mura di cinta della fabbrica: le teorie, le formule, i
segreti, una tradizione orale, visiva e manuale inaccessibile a tutti e che si
trasmette soltanto di padre in figlio.
Poche le pubblicazioni sulla pirotecnica di cui molti scritti antichi che hanno ispirato anche le opere più recenti:
Poche le pubblicazioni sulla pirotecnica di cui molti scritti antichi che hanno ispirato anche le opere più recenti:
- “De la pirotecnica” di Vanoccio Biringuccio del 1540, è un trattato di chimica tecnico-scentifica;
- “La pirotecnia o sia trattato dei fuochi d'artificio usati per piacere e per bellezza” di Antonio Giuseppe Aliberti del 1749;
- “Il pirotecnico moderno – l'arte di fare i fuochi d'artifizio con poca spesa per le feste di famiglia, sponsali e altre simili occasioni” di Cesare Sonzogno del 1834 ;
- “Il nuovo pirotecnico ossia l'arte di preparare i fuochi d'artificio con un'appendice sui fuochi da teatro e d'acqua, sui palloni e sui globi aerostatici” di Etienne Hermart del 1889;
- “Pirotecnica moderna” di Francesco Di Maio del 1891, è un vero e proprio manuale del pirotecnico;
- “Manuale di pirotecnia in lingua italiana” di Attilio Izzo, successore di Di Maio è molto simile al precedente;
- “La pirotecnica dei dilettanti” di Arduino Burello del 1900;
- “Esplodenti” di Rodolfo Molina del 1917 è un manuale pratico per i fuochi artificiali completo di formule chimiche; l'autore fu consulente ed esperto del Ministero degli Interni all'epoca della stesura nel 1931 del TULPS (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) per la parte relativa agli esplosivi;
- “Fuochi artificiali” del 1960 di T. De Francesco, un manuale in cui si spiega soprattutto come fabbricare i cosiddetti fuochi di piazza (girandole, razzi, serpentelli, etc.);
- “Fuochi pirotecnici e artifizi da segnalazione” di Paolo Macchi del 1984 è più che altro una guida all'applicazione delle norme di P.S. nel lavoro di pirotecnico ed è il testo su cui studiano gli aspiranti fuochini per prepararsi all'esame;
- “Fuochi pirotecnici” di Francesco Nicassio del 1999 è l'opera di un appassionato conoscitore dei fuochi e soprattutto dei fuochisti.
Alcuni di questi volumi riportano con dovizia di particolari formule e schemi per fabbricare i fuochi ma ahimè mai come nella pirotecnia la teoria è molto distante dalla pratica.
Per chi ha la fortuna di poter assistere a una giornata in fabbrica scopre che il “mastro” (il pirotecnico più esperto) mette in atto una serie di comportamenti che sui libri non vengono riportati perché i materiali che si impiegano nelle lavorazioni non sono mai qualitativamente puri al 100 %: in laboratorio le formule sperimentate sono sempre “matematicamente” esatte ma sul campo i fattori esterni influenzano sempre il risultato.
Nessun commento:
Posta un commento